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Donatella Bizzotto

Vrrrrr!


Oggi gira male. La mia amica sembra una furia. Gli occhi sconvolti, inquieti. Impugna una ciabatta. Cerca qualcosa. O qualcuno. Guarda verso di me. Mi tira la ciabatta. Miseria! C’è mancato poco. E adesso che fa? Vuol farmi fuori, lo sento. Si avvicina. Lo sguardo da pazza. La ciabatta nella mano alzata, pronta a colpire. Stavolta mi prende. Adesso mi schiaccia. Mi dà proprio la caccia! Ma perché vuole toglierci di mezzo? Sì, le ragnatele e il sottoscritto! Non l’aveva mai fatto. Mi rintano, Tie'. Tra due pareti. Tie'. Qui non arriva la ciabatta, maledetta. Oddio, no! Ora sta provando senza, con le mani. Che artigli! Mi ha sfiorato, ma sono riuscito a sfuggirle. Roba da arrampicarsi sui muri. Calmo, devo stare calmo. E fermo nel mio angoletto. Qui sono al sicuro. Acc.. ho parlato troppo in fretta. Eccola di nuovo. Con la scopa. Si sta guardando intorno e cerca proprio me. Mamma, mi ha visto e… Aiuto! Per un pelo non mi spappolava. Spiaccicato. The end. Uh! Sì, la scopa. La scopa! Mi aggrappo. E ora dondolo attaccato al mio filo. Oscillo. Vacillo. E tutto gira, troppo. Non vo glio ve de re.

Apro gli occhi. Lei non c’è più, ha abbandonato la scopa sul pavimento ed è uscita da qui. Mi devo ancora riprendere, ma dove sarà andata? Ah, ecco, ha acceso la lavatrice. Sicuramente sarà accovacciata davanti all’oblò a guardare la biancheria che gira calma e lenta nell’acqua insaponata.

Qui tutto è statico, adesso. Sento solo emergere dal silenzio un rumore leggero di folate di brezza: vrrrrr. Riconosco quel suono piacevole dell’aria simile a un'onda che si ingrossa, sale e poi si infrange sul dolce pendio della riva. Lo chiamano rumore bianco, ed è la somma di tutte le frequenze udibili; continuo e costante, ma soprattutto rilassante, fa addormentare anche i neonati. Il rumore arriva a intervalli, simili fra loro, precisi, rassicuranti: vrrrrr - VRRRRR - vrrrrr - VRRRRR….

Quel suono ripetitivo e ritmico mi rilassa ogni volta che lo sento. Ora più forte e poco dopo più debole, come se si allontanasse, e poi di nuovo forte e poi ancora debole. Chiudo gli occhi e mi abbandono a quel piacevole va’ e vieni; anche il respiro e il battito del mio cuore si adeguano, vanno sempre più piano: ♩♪♫♬ Scivola♩ Come un'onda libera ti porta via♩ Andamento lento questa melodia ♩♪♫♬

Così, tranquillo e sereno, non mi accorgo che il rumore mantiene il suo ritmo e acquista man mano forza e volume, sempre più forti: VRRRRR - VRRRRR - VRRRRR - VRRRRR... Sono ancora in catalessi e con gli occhi chiusi mentre la bocca famelica dell’aspirapolvere mi risucchia.


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