R di ricordi. Pensieri sparsi.
Avvicinandosi la fine della mia sesta decade in cui gli anni vissuti sono ormai la parte prevalente del tempo che mi è stato assegnato, i ricordi potrebbero cominciare ad essere un fardello un po' pesante.
Invece no.
Li sento cuore pulsante della mia identità, una bussola che mi orienta. Sono più che semplici foto mentali; sono esperienze vissute, emozioni congelate nel tempo, frammenti di una melodia che mi risuona dentro..
Ogni ricordo è un'impronta unica, un puzzle che compone il mosaico della mia esistenza: momenti di gioia intensa, lacrime versate, risate condivise che danno forma al mio passato e influenzano profondamente il mio presente. Dolci o amari, hanno tutti un valore e ne accolgo la maggior parte con gratitudine per essere un ponte verso mondi dimenticati.
Tesori preziosi, nascosti nelle profondità della mente o esposti alla luce della coscienza, mi si presentano inaspettati dal nulla, o evocati da uno dei cinque sensi: un odore, una suono, un tocco... A volte sono insistenti e allora li trasformo in storie da condividere. Ad alcuni dò poco peso; altri li rivivo intensamente ogni volta; altri ancora sbiadiscono.
Non posso cambiarli, ma posso far sì che tra persone allora coinvolte ci si comprenda meglio, dando un nuovo senso al passato.
Ieri è storia, domani è mistero,
oggi è dono.
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